Mini guida di sopravvivenza ai piatti tipici della Sardegna

piatti_tipici_Sardegna_800x532Tra le tante attrazioni che un viaggio in Sardegna potrà garantirti, c’è certamente la possibilità di poter vivere in prima persona il contatto con un patrimonio enogastronomico di grandissima varietà e qualità, tra i più apprezzati e ambiti di tutta l’area mediterranea.

In tal senso, una scelta ideale per chi sta viaggiando in Sardegna e vuole cercare di avere una panoramica chiara delle proposte culinarie, è quella di partecipare alle tante sagre prevalentemente organizzate nei Paesi dell’entroterra (ma non solo). In questo modo vedi tutte le specialità sarde e scegli il piatto tipico che preferisci, potendo peraltro cogliere l’opportunità di abbinarlo a degli ottimi vini locali!

Panorama culinario sardo meritevole di attenzione

Cominciamo per esempio con i culurgionis di patate, simili ai ravioli, con una tipica chiusura a spiga, con ripieno di patate, aglio, menta e pecorino, da condirsi con sugo di pomodoro fresco. Altro piatto immancabile nella cucina sarda sono le panadas, una sorta di “gusci” di pasta a semola di grano duro, olio, acqua e sale, che sono poi riempite a base di carne di agnello o di manzo, patate, carciofi, pomodori, anguille e tanto altro ancora: ogni paese della Sardegna ha la sua versione, e non farai certamente fatica a trovare quel che fa maggiormente per te! Se invece preferisci dei piatti tipicamente a base marina, non possiamo che partire dai ricci di mare, che in tutto il territorio cagliaritano e nei vari ristoranti a ridosso delle spiagge più belle della Sardegna, sono una sorta di istituzione. Consumabili da ottobre ad aprile, sono degustabili crudi, mangiati al momento a “dozzine”, oppure come condimento per gli spaghetti. Sempre a Cagliari un punto di riferimento culinario è certamente rappresentato dalla burrida, un piatto agrodolce a base di gattuccio, cotto e condito con olio, aceto, aglio, noci e spezie.

La Bottarga, “Oro di Sardegna”

Sempre in ambito marino, un cenno è certamente attribuibile alle orziadas, anemoni di mare pescate, passati nella semola e fritte. Mangiate calde sono una delizia: considerata la loro non facile reperibilità, se il ristorante nel quale ti trovi te le propone, non lasciartele sfuggire! Chiudiamo poi con un altro riferimento a una presenza imperdibile, la bottarga. La bottarga di muggine è un prezioso prodotto derivato dalle uova del pesce, salate e messe a stagionare. Questo prodotto, chiamato “oro di Sardegna” per il suo elevato valore, viene prodotto in diverse parti dell’isola e… esportato in tutto il mondo. Il suo sapore deciso è in grado di conquistare il palato anche delle persone più esigenti. Il resto lo fa la sua versatilità: può essere gustata in purezza, a scaglie, oppure utilizzata come condimento su pasta o verdure, o ancora formaggi freschi.

Dolci tradizionali della Sardegna

Chiudiamo infine con un bel dolce tipico sardo, le pardulas. Chiamate in alcune parti dell’isola come “casadinas”, sono dolci composti da una sottile sfoglia a base di strutto, semola e acqua, stesa poi per foderare un ripieno di ricotta o di formaggio fresco, lavorato con uova, zucchero e scorza di agrumi e di zafferano. Le pardulas vengono cotte su teglie da forno, fino a doratura. Una volta sfornate il ripieno rimane morbido e fondente al morso, con il contrasto delle base di sfoglia leggermente croccante. Si tratta di un dolce imperdibile con cui concludere il pranzo, in alternativa alle sebadas, dei dolci di formaggio gustosissimi, da condire con una spolverata di zucchero o con del miele.

Naturalmente, quanto sora è solamente una piccola introduzione all’enogastronomia sarda. Il nostro suggerimento non può che essere quello di approfondire questo tema… fin dal tuo prossimo viaggio nell’isola, dove troverai certamente l’opportunità di gustare i migliori piatti del territorio!